In: Divulgazione

Altro che Cristoforo Colombo e le sue caravelle. In America ci siamo arrivati molto prima e non attraversando il mare con imbarcazioni. Si, proprio così, niente zattere, canoe o altro. Eppure, quando raggiungemmo quel continente, 24 mila anni fa, le terre avevano un aspetto molto simile ad oggi. Ok, non proprio identiche, a causa dell’era glaciale che avvolgeva il pianeta, il livello del mare arrivò anche 130 metri sotto all’attuale e molte più terre dovevano essere davvero inospitali. Ma di certo non dovevano apparire tanto diverse da ritenere l’Alaska collegata con la Russia da una lunga striscia di terra. La forma dei continenti è quindi rimasta quasi immutata, a cambiare decisamente furono soprattutto i profili delle coste. E allora come ci sono arrivati in America quei Sapiens, antenati degli indigeni americani? Semplice: camminando sul mare. Ma il mare ovviamente in quel periodo era ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio a fare da ponte tra Asia e America. Quegli uomini, provenienti dalla fredda Beringia, nel nord-est asiatico, lo attraversarono probabilmente cacciando Mammut o altra fauna e si spostarono progressivamente sempre più a Est. Man mano si stabilirono nei pressi della fonte di cibo più vicina e come è abitudine tra le popolazioni nomadi, gli accampamenti venivano spostati stagionalmente. Così queste popolazioni si diffusero in giro per il Nuovo Mondo in poche migliaia di anni.

A confermarcelo è uno studio fresco di pubblicazione che porta indietro, e di tanto, le lancette dell’orologio. I nuovi dati raccolti nelle grotte Blue Fish in Canada ci raccontano una prima occupazione di suolo americano risalente a 24 mila anni fa. Sino all’altro ieri infatti le tracce più antiche provenivano da un sito nell’Oregon risalente a circa 14 mila anni fa; il che faceva presupporre un arrivo più a Nord circa 20 mila anni fa. Adesso che abbiamo nuovi dettagli, sappiamo che la Storia dell’America è ben più antica: un altro smacco a Colombo.

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