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Un’altra avventura è appena terminata per noi di PastActivity. Siamo rientrati pochi giorni fa da Paestum dove eravamo per vedere all’opera i rievocatori di SPQR e Mos Maiorum impegnati nella manifestazione “I giorni Romani di Paestum“, già alla terza edizione. E pensare che ha appena un anno di vita, ma il giovane direttore Zuchtriegel ha deciso di puntarvi molto per il buon riscontro di pubblico che sta avendo, tanto da aver proposto altre 2 date per il 2017 http://www.museopaestum.beniculturali.it/i-giorni-romani-di-paestum-2017/.

Un evento di grande successo che sta contribuendo al rilancio di un sito archeologico che lascerebbe a bocca aperta qualsiasi visitatore. Basti pensare l’impatto che si ha a vedere in questa immensa piana i templi di Hera e Nettuno ancora lì, in piedi, con il loro aspetto arcaico a custodire una città ormai abbandonata da secoli.

Ma torniamo alla manifestazione. Immaginate di poter attraversare quelle strade antiche e trovarvi di fronte un uomo dentro i resti delle antiche case. Ed immaginatelo intento, con due grandi mantici, a soffiare sul fuoco per fondere metallo con il suo compagno per poi colarlo dentro piccole coppellette. Vi chiedereste cosa stesse facendo: pochi attimi di pazienza per vedere estrarre minuscoli tondini di metallo da poggiare ancora caldi dentro il conio ed essere colpiti con forza. Come per magia avreste visto saltare fuori una piccola moneta, replica fedele di un denario repubblicano. Con tutte le sue imperfezioni e sbavature date da piccoli movimenti subiti durante il colpo, proprio come le monete antiche. Ma neanche il tempo di soddisfare tutte le curiosità che Caius mi stava illustrando sulle monete, che siamo dovuti correre ad assistere ad un rito religioso in latino nei pressi del tempio di Nettuno.

Terminato il rito non potevamo rifiutare un assaggio del pane sfornato dalla cuoca Iucunda condito con il famoso garum; il tutto accompagnato da un sorso di buon mulsum, il vino speziato tanto gradito ai romani.

La nostra giornata continuava nell’arena, dove ad un certo punto abbiamo visto radunarsi tanta gente per assistere ad un vero spettacolo di gladiatori. Nulla a che vedere con le scene rapide di un film. Qui i movimenti a volte erano lenti e pesanti, esattamente come lo erano nella realtà, dove uomini vedevano il proprio destino pendere tra la vita e la morte ad ogni spettacolo. Armati secondo schemi precisi ed abbinati proprio in base alle loro caratteristiche di offesa e difesa, per rendere ovviamente lo spettacolo più equilibrato ed avvincente.

Terminato lo spettacolo gladiatorio siamo tornati a girovagare tra le rovine in mezzo ai rievocatori che con enorme abilità hanno continuato ad emozionarci. Ogni piccolo oggetto ricostruito nei dettagli aveva una storia sapientemente raccontata, ne abbiamo ascoltate tante me senza renderci conto ci siamo ritrovati a fine giornata soddisfatti per la trasferta in terra campana. Tutte le altre curiosità le abbiamo lasciate per il 6 e 7 Maggio quando ci ritufferemo nel mondo antico all’interno della Valle dei Templi di Agrigento. Vi aspettiamo!